Secondo Obiettivo del #ProgettoPolitico -> Piano di Implementazione – Quadro di Riferimento

Quadro Generale e Contesto di Riferimento

Come si evince dalla comunicazione “Un’agenda digitale europea”[i] della Commissione Europea al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, i diversi Stati membri della Comunità Europea hanno avviato programmi di rilancio economico incentrato sulla necessità di allargare il sostegno pubblico all’innovazione industriale e hanno adottato forme di partenariato pubblico-privato, geograficamente localizzate, per lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti manifatturieri ad alta intensità tecnologica.
Le iniziative della Commissione Europea, pertanto, dovranno in via prioritaria indirizzarsi alla realizzazione e all’implementazione del piano industriale europeo, attraverso la combinazione di strumenti di politica industriale a livello regionale, per creare piattaforme specializzate e geograficamente localizzate su cui far convergere gli sforzi pubblici e privati, di strumenti di agevolazione per i programmi di ricerca industriale, di strumenti finalizzati a forme d’incentivazione settoriale e regionale e all’abbattimento dei tassi d’interesse sui prestiti legati all’acquisto di strumentazione nonché a strumenti di agevolazione fiscale a fronte di spese in ricerca e sviluppo, differenziando gli interventi e le misure a favore delle micro piccole imprese, con particolare attenzione alle micro imprese.

Localizziamo questo concetto in Regione Lombardia.

Generazione Web, importante azione da 41 milioni di Euro, parte dell’Agenda Digitale Lombarda e dedicata sulla digitalizzazione della didattica, NON avrebbe più senso realizzata così (slot da 100.000€ direttamente all’utente finale); alla luce di queste indicazioni, diventerebbe un’azione di concerto con il privato (PPP) per finanziare, per esempio, una rete di imprese (micro e PMI) che si forma per soddisfare l’esigenza della formazione digitale nelle scuole.
Le linee guida della digitalizzazione nelle scuole NON devono discendere da un Documento Programmatico locale, ma governativo (Documento Programmatico di Crescita Digitale redatto dal Governo nel novembre 2014).

Il Bando Moda Digitale, azione da più di 1 milione di Euro dedicata alla digitalizzazione del Settore Moda Lombardo, NON avrebbe più senso realizzato così (slot da 30.000€ direttamente all’utente finale); alla luce di queste indicazioni, diventerebbe un’azione di concerto con il privato (PPP) per finanziare, per esempio, una rete di imprese (micro e PMI) che si forma per soddisfare l’esigenza del settore verticale della Moda.

La tabella seguente è stata estratta dal Documento Programmatico di Crescita Digitale e riporta i finanziamenti al digitale per i prossimi 6 anni.

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Un’azione imponente da 4,5 miliardi per far risalire l’Italia nella classifica digitale europea che attualmente ci vede arrancare agli ultimi posti su qualsiasi variabile venga analizzata (dalla velocità di download al numero di cittadini che utilizzano Internet…).

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Riccardo Luna, Italian Digital Champion, in un recente convegno, presentando alcune slide con inquietanti dati aggregati che testimoniavano la nostra arretratezza digitale (culturale & tecnologica), ha evidenziato come il “digitale” intervenga sul PIL e come la crisi economica sia più importante negli Stati digitalmente arretrati.

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Il documento programmatico “Strategia di Crescita Digitale 2014-2020” riporta soprattutto un metodo, un processo d’implementazione con precise responsabilità:
“L’Agenzia per l’Italia digitale – AGID coordina l’attuazione della Strategia di Crescita Digitale 2014-2020 con tutte le amministrazioni centrali e locali, e avvalendosi del supporto concreto e fattivo di tutte le Regioni e delle loro strutture sui territori.”
E ancora:
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