INFRASTRUTTURE di RETE e DIGITAL DIVIDE

L’accesso a Internet è un diritto di tutti e la Pubblica Amministrazione deve erogare servizi digitali ai cittadini.

Il M5S vede la connettività (Internet) come un BENE COMUNE.

Oggi internet rappresenta uno strumento imprescindibile per l’economia e lo sviluppo di un paese, ed è l’unico media attraverso cui è ancora possibile fare e avere informazione libera.

Milano e la Lombardia, rispetto al resto d’Italia sono un’avanguardia, ma risentono comunque di una visione miope e clientelare delle proprie Amministrazioni: i soldi pubblici vengono destinati alla spesa corrente (canoni per l’acquisto di servizi dagli operatori – i soliti operatori) invece che al conto capitale, costruendo un’infrastruttura che garantirebbe, nel medio lungo periodo, l’abbattimento del costo dell’acquisto di servizi in outsourcing e la possibilità di erogare servizi di connettività al cittadino.

Nel Decreto Sviluppo 2.0 viene dichiarato un investimento di 750.000.000 € per abbattere il Digital Divide in Italia, quindi dedicati all’infrastruttura di rete.

Se siano tanti o pochi non deve essere discusso qui, l’aspetto fondamentale è come vengono spesi. E chi decide come spenderli è il politico.

E’ utile ricordare qui il bando “Digital Divide” della Regione Lombardia nel quale i soldi europei e governativi sono stati distribuiti agli Operatori come contributo per realizzare la propria rete per erogare servizi di connettività ai Comuni in regime di fallimento di mercato (il paesino sperduto con poche anime non appealing per nessun operatore).

L’indicazione politica è fondamentale. Deve essere il politico a impostare la rotta che viene poi tradotta in azioni (Appalti, Gare, …) dall’organizzazione Locale (Comune, Provincia e Regione) e/o Governativa.

Definiamo i “contorni” della rotta politica del M5S sul tema infrastrutturale.

OBIETTIVI

OBIETTIVO 1: CONNETTIVITA’ AI SITI della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Realizzare una nuova infrastruttura di rete di proprietà del Comune/Provincia/Regione per collegare i siti pubblici (uffici, sedi, biblioteche, parchi, sedi delle controllate, …) sul territorio di competenza, garantendo, a costo pari a zero, i servizi di connettività (voce, dati, videoconferenza, videosorveglianza, …) tra i siti stessi (INTRANET) e verso la big INTERNET (collezionando le esigenze in un unico punto di interscambio verso Internet si ottimizza l’investimento).

OBIETTIVO 2: CONNETTIVITA’ AI CITTADINI

La nuova infrastruttura di rete, di proprietà del Comune/Provincia/Regione, può garantire ai propri cittadini, sulla quasi totalità del territorio di competenza, grazie alla capillarità del Wi-Fi, a costo pari a zero, i servizi digitali del Comune (sempre) e la connettività verso la big INTERNET (a tempoo a traffico).

OBIETTIVO 3: RETE APERTA (D)AI CITTADINI

La nuova infrastruttura di rete viene aperta ai cittadini e “diffusa” dagli stessi nell’ottica di condividere le risorse grazie a tecnologie quali “mesh network”, dove l’infrastruttura di rete sostiene una diffusione capillare sul territorio per favorire comunicazioni peer-to-peer.

Questi obiettivi possono essere regionali e condivisi/caldeggiati, a scendere, per tutte le Province e per tutti i Comuni della Regione Lombardia.

Non dobbiamo aspettare gli operatori o, peggio, pagare gli operatori perché abbattano il digital divide. Deve essere il Governo Centrale e la Pubblica Amministrazione Locale a “portare palla”.

ASPETTI TECNICI

REALIZZAZIONE BACKBONE

Il primo passo per realizzare un’infrastruttura di rete nuova consiste nel realizzare il backbone in fibra ottica. Il backbone deve collegare, a livello comunale, tutti i siti comunali, a livello provinciale, tutti i siti provinciali e i comuni facenti parte della provincia stessa e, a livello regionale, tutti i siti regionali e le reti provinciali. Per fare ciò è fondamentale la fase di assessment, cioè la verifica dell’esistente, di quello che è già stato messo in campo, anche a livello di partecipazioni, convenzioni e accordi con il privato.

Il privato ha un ruolo importante in questo sviluppo: è fondamentale creare un asse di collaborazione (marketing territoriale) tra pubblico e privato per ottimizzare gli investimenti. Wikipedia dice che “il marketing territoriale è quel complesso di attività che hanno quale specifica finalità la definizione di progetti, programmi e strategie volte a garantire lo sviluppo di un comprensorio territoriale nel lungo periodo.

Da questo articolo sembra prossimo (forse ieri 9/11/12) un accordo tra i due principali operatori alternativi italiani – Vodafone e Wind – per l’utilizzo della rete in fibra ottica milanese di Metroweb. Se al posto di Metroweb ci fosse stato il Comune di Milano (proprietario con AEM della rete poi privatizzata a favore di Metroweb) avremmo visto in pratica il concetto di Marketing Territoriale: l’Amministrazione Locale co-realizza una infrastruttura di rete con gli Operatori sul proprio territorio di competenza e condivide le Fibre Ottiche riuscendo così a interconnettere gratuitamente le proprie sedi sul territorio e veicolare gratuitamente le proprie comunicazioni voce-video-dati intranetworking.

Il concetto di Marketing Territoriale, cioè asse pubblico privato funziona visto che l’obiettivo comune è quello di ottenere un’infrastruttura di rete a sostegno, lato PAL, della Intranet e del Wi-Fi per il cittadino e, lato privato, delle nuove tecnologie quali l’LTE (4G) e delle tecnologie consolidate quali xDSL (FttC Fiber to the Cabinet) e FttH (Fiber to the Home).

Le partecipate e le municipalizzate svolgono anch’esse un ruolo fondamentale. La PAL, direttamente e indirettamente, è proprietaria delle infrastrutture passive (strade, rete idrica, rete elettrica, rete fognaria, navigli, fiumi, …) nelle quali posare le fibre ottiche.

L’acquisto e la posa delle fibre ottiche per interconnettere i propri servizi (telecamere, sensori, …) e sedi sul territorio può essere coperto in bilancio dal risparmio che si ottiene sulla spesa corrente (canoni di interconnessione) verso gli Operatori. La Provincia di Milano ha finanziato la realizzazione di 200 km circa di fibre ottiche posate nei collettori fognari con il risparmio in 5 anni dei canoni di interconnessione di 20 telecamere sul territorio.

REALIZZAZIONE RETE D’ACCESSO

Il processo di capillarizzazione del BackBone porta 2 immediati benefici, nell’ottica di abbattere il Digital Divide:

  • per le PAL: è facilmente sovrapponibile al backbone di proprietà realizzato, una rete Wi-Fi per garantire accesso a Internet (regolamentato) e alla Intranet (sempre e ovunque).
  • per gli Operatori: basandosi su una infrastruttura sana e robusta, completare la propria rete d’accesso per arrivare al cittadino
    • xDSL unbundling di Telecom italia: su questo tema, si propone lo scorporo della rete in rame di Telecom Italia, cioè la statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi a ogni operatore telefonico;
    • xDSL rete di proprietà;
    • FttH rete di proprietà;
    • WiFi;
    • WiMax: tecnologia non trainante; Linkem ha basato il suo modello di business su Wimax raccogliendo “pochi consensi” in Italia;
    • LTE 4G: TI, Vodafone e Wind sono già attivi sul tema.

Mesh Network:  L’obiettivo del progetto Mesh Network è creare una rete a banda larga per una comunicazione libera e a basso costo di proprietà dei cittadini dove ognuno è fruitore ed erogatore allo stesso tempo del servizio con un rapporto diretto con tutta la rete costruita, la cosiddetta rete distribuita a maglia (mesh). Ognuno è un nodo della rete che riceve e ritrasmette il segnale e l’unione di tutti questi nodi costituisce una rete di proprietà diffusa all’interno della quale far circolare una serie di servizi a basso costo o addirittura gratuiti. Tanti nodi interconnessi fra loro che comunicano e si scambiano dati e informazioni ad alta velocità, senza uscire dalla rete, come una specie di grande rete intranet.

COLLEGAMENTO A INTERNET

Circa il collegamento (la disponibilità) di Internet, differenziamo tra PAL e Operatori:

  • PAL: la nuova infrastruttura di rete realizzata ben si presta alla centralizzazione dell’accesso a Internet; al posto di avere tanti accessi locali, si realizza un accesso centralizzato (con le logiche di sicurezza, affidabilità e ridondanza) per irrorare poi le sedi sul territorio; per esempio, a livello comunale, centralizziamo l’accesso a Internet della biblioteca, della scuola, della piscina, della municipalizzata; a livello provinciale centralizziamo l’accesso a Internet della scuola superiore, del Centro per l’Impiego, della Protezione Civile, … e così via sul livello regionale. Il risparmio ottenuto grazie all’internalizzazione dei servizi Intranet e all’ottimizzazione dell’investimento della connettività verso Internet, giustifica i costi di realizzazione dell’infrastruttura di rete.
  • Operatori: la nuova infrastruttura di rete realizzata favorisce la disponibilità d’offerta di Internet anche nelle aree di fallimento del mercato così da favorire la copertura dell’intero paese con la banda larga. L’indicazione politica forte deve chiedere un allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee.

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