In questo blog ho descritto il progetto “rete del Comune di Milano” che è stato sviluppato nell’anno 2011, è stato un punto importante del Movimento 5 Stelle nella campagna nelle amministrative 2011 ed è diventata tesi di Laurea al politecnico di Milano per i due tirocinanti che hanno contribuito allo sviluppo dell’idea progettuale.
Il progetto è stato presentato all’Agenda Digitale e grazie a questa organizzazione, al PA Forum al cospetto del Ministro dell’Innovazione.
A settembre 2011 abbiamo incontrato il dott.Corritore, Direttore Generale del Comune di Milano, e gli abbiamo presentato l’idea progettuale trovandolo in sintonia.
A fine novembre 2011, ho illustrato il progetto alla Commissione Agenda Digitale presso il Comune di Milano.
Anche se da settembre non siamo stati più interpellati, lo staff di Corritore ha lavorato per pubblicare il Bando di Gara per il Wi-Fi. Da un lato ci ha fatto piacere (finalmente qualcosa si muove), dall’altro ci sono balenate in mente alcune perplessità che sono state riassunte in una mail inviata al D.G. e che qui riporto:
“Dott.Corritore,
scrivo questa lettera come libero cittadino ed “esperto” del settore che tiene a cuore lo sviluppo tecnologico della propria città dopo un ventennio buio. Gli stessi due aspetti che mi hanno mosso nella proposta fatta nella Commissione “Agenda Digitale” in dicembre presso il Comune di Milano e forte dell’esperienza maturata in Provincia di Milano. A fronte delle notizie pubblicate sui giornali circa l’intenzione da parte del Comune di Milano di bandire una gara per la realizzazione di 1200 punti di accesso Internet wireless, in tecnologia Wi-Fi, dedicati ai cittadini, mi sono posto alcune domande e sarei felice di poterne discutere con Lei.
1. è stata ipotizzata un’infrastruttura passiva (fibra ottica e/o wireless) a supporto dei 1200 hotspot Wi-Fi? Se si, l’importo per la realizzazione è compreso nei 6 milioni di Euro stanziati per la gara?
2. è stata ipotizzata un’infrastruttura attiva (WDM, GBE, SDH, …) a supporto dei 1200 hotspot Wi-Fi? Se si, l’importo per la realizzazione è compreso nei 6 milioni di Euro stanziati per la gara?
3. La connettività verso Internet è centralizzata? L’importo è compreso nei 6 milioni di Euro stanziati per la gara?
4. L’infrastruttura attiva e passiva a supporto dei 1200 hotspot servirà anche i 704 siti comunali coinvolti nel Campus 2?
5. Circa la collaborazione con gli Operatori TLC, si pensa a un Appalto Concorso? A una Sponsorizzazione? Project Financing? Vista l’altissima strategicità di un’infrastruttura attiva e passiva capillare su un territorio così importante come Milano, visto il lancio, ormai prossimo, della tecnologia LTE che stravolgerà l’offerta degli Operatori, penso che il Comune abbia in mano una carta importantissima per collaborare, in ottica geomarketing, con gli Operatori TUTTI trovando una formula condivisa per TUTTI i Player del Mercato.
6. 1200 hotspot sul territorio comportano un incremento dell’inquinamento elettromagnetico importante e che deve essere monitorato, vista la natura del Committente. Il Comune di Milano ha ragionato in tal senso, viste anche esperienze in altre capitali europee?
Certo di un suo cordiale riscontro, la saluto cordialmente.”
Mercoledì 18 gennaio c’è stata la presentazione del progetto nel Consiglio di Zona 5 e ho avuto la possibilità di porre le domande a Corritore e al viceDG Mancuso.
Innanzitutto è stato importante aver avuto il conforto che verranno utilizzate fibre Metroweb a basso costo visti i pregressi accordi che l’Amministrazione fece in virtù della privatizzazione di AEM tramite la quale cedette la rete ad un prezzo irrisorio e con un accordo di utilizzo della rete per quindici anni.
In seconda istanza rimane interessante la predisposizione del Comune verso tutti gli operatori di telecomunicazioni in un’ottica propositiva usando la nuova tecnologia LTE (ormai lo standard mondiale futuro delle telecomunicazioni) come obiettivo comune per le parti per ottenere l’infrastruttura a sostegno del Wi-Fi a basso costo. Gli operatori sono interessati all’infrastruttura fisica per posare le proprie fibre ottiche per l’LTE e il Comune, possessore dell’infrastruttura fisica, è interessato alle fibre ottiche per erogare i servizi ai cittadini. Nasce quindi una una sinergia interessante che può portare a un risparmio per l’Amministrazione a fronte di un servizio di qualità.
Per quanto riguarda la delibera di Giunta relativa, il bando è pubblico e c’è la possibilità di analizzarlo nel dettaglio. rimane da verificare la connettività Internet (chi la fornisce e quanto costa) ma stante la posizione del Comune descritta prima è ipotizzabile che ci sia anche la connettività verso Internet. I 6 milioni di € previsti nel bando sembra che saranno dedicati all’acquisto di hardware e software (quindi in conto capitale) per realizzare una rete Wi-Fi e interfacciarla con l’infrastruttura in fibra di Metroweb che veicola la big Internet. Analizzando il bando si capirà in futuro meglio quale hardware e software e come ci si interfaccia verso la dorsale di rete.
Si è parlato molto nella presentazione anche di inquinamento elettromagnetico. Al momento possiamo affermare che:
1. Wi-Fi è uno standard e l’emissione massima di ciascun hotspot (antennina) è limitata a 1mW:
2. la potenza di trasmissione diminuisce con il quadrato della distanza.
3. il vero problema sono le antenne TV, le antenne 3G (cellulari) e i ponti radio privati.
Ogni operatore di telecomunicazioni ogni anno deve consegnare al Comune il proprio piano di sviluppo della rete nel quale deve fornire la mappatura delle antenne con relative misure di potenza. Il Comune dovrebbe sovrapporre tutti i piani di sviluppo e interpolare i dati per regolamentare la situazione, lavoro specialistico che fanno realtà specializzate. La consulenza di queste realtà potrebbe venir ripagata tramite l’affitto dei siti delle antenne. Può essere un progetto virtuoso e a impatto zero per il Comune da proporre. Al momento è prematuro sottoporlo al Comune o comunque deve essere fatto su tavoli appositi. La sostanza è che il Wi-Fi non sposta il problema. Il problema dell’inquinamento eletttromagnetico già c’è ma ha altre radici e motivi. Quindi è sbagliato considerarlo al momento un vincolo bloccante per il progetto Wi-Fi, che finamente, come dichiarato da Corritore, dovrebbe riportare Milano tra le prime città al mondo per accesso pubblico, diffuso e gratuito alla rete.
In sintesi, la nostra sensazione -di allora- era comunque che l’impostazione dichiarata dai dirigenti del Comune fosse buona. Abbiamo seguito gli sviluppi effettivi del progetto nei mesi successivi (il termine del progetto è stato dichiarato entro la fine del 2012) e, di fronte all’apparente immobilismo del CdM abbiamo sviluppato un’interrogazione per capire se le linee guida e gli intenti progettuali fossero stati perseguiti.