Quando si parla tanto di un tema senza percepire nessun vero valore aggiunto, ho imparato che bisogna cambiare punto di vista.
… e allora, consideriamo da quanto si sta parlando della legge Pisanu, dell’autenticazione nell’accesso al Wi-Fi …
Vediamola un attimo da un altro punto di vista: quando l’autenticazione non sarà più obbligatoria per legge (1 gennaio 2011, finalmente –intendiamoci-) per il normale cittadino non cambierà nulla o quasi nulla. Nelle connessioni domestiche buona parte dei possessori di un access point continuerà a tenere la chiave d’accesso; quelli che permetteranno l’accesso libero alla propria wi-fi saranno pressoché gli stessi che lo facevano già prima del 1 gennaio.
Quindi, qual è il vero punto?
A mio avviso rimane la disponibilità, in termini numerici, di accessi a Internet. Quelli erano e quelli rimarranno.
Bisogna lavorare sulle politiche di incremento dei nodi di accesso a Internet e strutturare la crescita con un forte unico sponsor, uno sponsor che ha come core business il bene comune (quindi la connettività), uno sponsor super partes: l’Amministrazione Pubblica, il Comune di Milano, nel nostro caso.
Con questo blog voglio raccogliere qualsiasi contenuto della rete per produrre un progetto da portare in Consiglio Comunale a Milano per abbattere il Digital Divide e cambiare la prospettiva del Comune come fornitore di servizi (di connettività).
Stay tuned
Ok alexcurti sono sintonizzato.
Una osservazione quando penso a connettermi fuori casa, dopo la connettività l’altro problema che vedo è l’alimentazione. Quanti portatili e dispositivi all’inizio hanno una bella durata… ma come si sa si arriva presto a durate deludenti.
Domanda troppo tecnica?