questo succede a Milano: http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/12/30/news/il_piano_per_il_wi-fi_gratis_che_coprir_tutta_milano-27377304/
dobbiamo capire cosa ha approvato ieri la Giunta di Milano; cioè se si tratta di una Gara, un Appalto Concorso o quant’altro, comunque, sembra, orientato alla fornitura di servizi di connettività Wi-Fi, quindi ancora spesa corrente -cioè canoni- e non conto capitale. inoltre questa rete Wi-Fi è appoggiata a quale infrastruttura? Campus2? Campus 2 è un colabrodo con tutte le problematiche riprese in questo blog, che costa 50 milioni e verrà TACITAMENTE rinnovato nell’aprile 2014 a favore dei soliti noti TELECOM-Siemens_BritishTelecom.
se non è appoggiata a Campus 2, i 6 milioni servono anche per fibre ottiche – apparati di rete – software – installazione – manutenzione per collegare i 1200 punti? quali sono le specifiche?
con l’intervento del consigliere Mattia, indagheremo, approfondiremo.
sia chiaro, l’obiettivo è sano, dare il free Wi-Fi riporterebbe Milano avanti di qualche anno nel gap tecnologico nel quale era sprofondata. è importante fare le cose in maniera sensata ed economicamente sostenibile per la comunità e non a favore degli operatori
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e non a favore degli operatori. Giusto. Quindi si collegherà alla rete dello Spirito Santo? Chi fornirà i punti di accesso Internet? E perchè io che pago, dovrei alla fine condividere (ergo: ridurre) la mia banda disponibile con quelli che non pagano un tubo?
Mi sembra come istituzionalizzare il collegamenti alla fili della corrente: la corrente ce la mette qualcun altro (Enel, A2A, Edison…) ma io faccio la parte del figo perchè la succhio a loro per darla ai miei elettori. Finchè quelli che la producono diranno: ma chi me lo fa fare?
Sarà per questo che Apple (che in proprio non produce uno spillo) e Google oggi valgono più di ogni altra azienda?
Infatti, Sandro, mi piacerebbe capire alcune cose:
1. Come e se è stata prevista nei 6mio€ un’infrastruttura in fibra ottica accesa in qualsiasi modo (WDM, GBE,…) a supporto della rete d’accesso wi-fi;
2. Se la connettività verso Internet é centralizzata e serve il backbone (700 siti comunali + WiFi);
3. Che tipo di gara viene fatta. Appalto concorso? Project financing? Per che cosa, servizi? Ma le fibre sono già del comune?
4. Come si ragiona in ottica di geomarketing? Considerato l’altissimo interesse verso LTE (che si potrebbe appoggiare al backbone comunale) perché non viene disegnato un accordo con TUTTI gli Operatori per condividere gli investimenti? In questo modo tutti gli operatori ne hanno giovamento, condividendo l’investimento e il Comune (cioé la comunità) usufruisce di servizi evoluti su una rete di proprietà (conto capitale).