In nome della trasparenza delle amministrazioni pubbliche, anche Giorgio Napolitano ha deciso, per la prima volta nella storia del Quirinale, di rendere pubblico il bilancio di previsione del Colle. Così si scopre che la presidenza della Repubblica prevede di chiudere in pareggio il rapporto tra entrate e uscite, per una somma totale pari a 352.606.518 euro. Dei quali 228.500.000 a carico dei contribuenti italiani, e i restanti derivanti da “entrate integrative”.
La bolletta dell’energia elettrica è la più salata con il suo milione e ottocentomila euro, ma non sono da meno quella del gas (762mila) e dell’acqua (573mila).
Proprio di questo volevo parlare.
Domani scriverò al Quirinale e proporrò la mia consulenza progettuale per ottimizzare le telecomunicazioni (telefono, internet e cellulari) e l’utilizzo dell’energia elettrica.
La mia consulenza sarà articolata; si declinerà nella fase di assessment (capisco cosa c’è e come si spendono i soldi), nella fase di studio di fattibilità (tre proposte migliorative per ottimizzare i costi e migliorare i servizi), nella fase progettuale (una proposta diventa progetto definitivo) e nella fase esecutiva (il progetto definitivo va in gara a evidenza pubblica e successiva aggiudicazione).
Sia per le TLC sia per l’ENERGIA la mia consulenza introdurrà contenuti innovativi.
La mia consulenza progettuale verrà retribuita con il 10% del risparmio nel primo anno sui costi di telecomunicazione (telefono fisso e mobile, Internet) e sui costi legati all’energia elettrica.
Divento MILIONARIO.
Se faccio io il revisore dei conti poi facciamo a metà.? 😉