
La mia sensazione è che il popolo del web, pur essendo probabilmente più informato, si è trovato però un po’ impreparato di fronte ad azioni così poco democratiche sia nei modi (fiducia in Parlamento) sia nei contenuti delle proposte.
In Parlamento, o comunque vicino alle forze politiche, esiste una bellissima pluralità di competenze digitali, attive e prolifiche di idee sui Social Media.
Già più volte ho affermato la potenza inclusiva dei Social Media, in politica, o nel sociale per disintermediare, per coinvolgere risorse che producono idee che diventano progetti virtuosi grazie al lavoro collaborativo, al confronto, alla condivisione.
Di fronte alla complessità contemporanea e alla penuria di risorse, dobbiamo ripensare la progettazione e il ruolo delle istituzioni partendo da due nuovi assunti: le informazioni rilevanti possono essere raccolte attraverso l’uso dei media sociali e lo spazio pubblico deve essere ridefinito alla luce dei dati e delle nuove possibili interazioni.
In quest’ottica ho immaginato essere opportuno aprire un WIKI dove chiunque può entrare, scrivere, progettare, proporre intorno al tema AGENDA DIGITALE e SmartCities. I due progetti si inseguono e si intersecano, ma per brevità ed efficacia il wiki si chiama http://agendadigitale.pbworks.com
Nella pagina di benvenuto c’è una proposta di metodo di lavoro.
Il wiki è apolitico, è trasversale a tutte le forze politiche e vuole coinvolgere competenze digitali (e non solo) sui pillar di Agenda Digitale: Sanità, Scuola, Mobilità, Governo, Ambiente, …
Vuole essere un supporto per l’Agenzia per l’Italia Digitale, per Caio, per i Parlamentari, per le Regioni …
Forse, più il progetto è condiviso, dibattuto e approfondito da più competenze (questo è il bello dei wiki) più ci si avvicina a una sostenibilità e a una fattibilità.
Buon lavoro e spero di vedervi nel WIKI.