Domenica sera c’è stata un’interessantissima trasmissione (qui in MP3 sul WIKI Agenda Digitale) su “equo compenso” per copia privata su Radio Radicale alla quale hanno partecipato i vari attori Anitec/ConfindustriaDigitale, Movimento Consumatori, Fimi, … (SIAE assenti).
Il tema è caldo e la nostra “collecting society” (SIAE e sua galassia) deve essere rivista e deve essere monitorato il peso della sua posizione.
Su Twitter è presente l’hashtag #nocopiaprivata con un po’ di contenuti.
Ho aperto questa tematica perché potrebbe diventare calda in tempi brevi vista la scadenza del DDL emanato da Bondi che prevedeva la tassazione degli apparati elettronici dotati di memoria solo per il principio che probabilmente quella memoria sarebbe stata utilizzata per immagazzinare film, musica, o contenuti coperti da copyright ma duplicati illegalmente (processo alle intenzioni).
Questa tassa ha portato circa 80 milioni nelle casse dello Stato e ora si vuole aggravare la pressione con una tassa che porterebbe ulteriori 100 milioni (stima) con un aumento della tassa pari, per gli smartphone, al 500% (da 0,9€ a 5,2€).
Non è una tassa applicata in tutti gli Stati Europei e i due docs allegati sul WIKI Agenda Digitale dovrebbero spiegare meglio come l’Europa si pone in merito.
E’ un argomento da approfondire, intanto cercando di capire come definire i contorni nuovi e condivisi per una proposta di legge.
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