Roberto Sambuco, capo dipartimento Comunicazioni allo Sviluppo economico e fortemente coinvolto nel ridisegno dell’Agenda Digitale Italiana, illustra le indicazioni contenute nel Decreto Sviluppo in tema di Larga Banda e Banda Ultra Larga.
“Abbiamo, nell’Agenda, 170 milioni di euro per la banda larga al Sud (2 Megabit) e 150 milioni per il Centro-Nord. Per quella ultra larga al Sud ci sono 593 milioni. Ulteriori 100 milioni serviranno a costruire datacenter dove centralizzare, in cloud, i servizi per la pubblica amministrazione. Per la banda ultra larga, il piano è stato notificato a Bruxelles e il ministero attende il via libera. Per il Centro-Nord confidiamo sui nuovi fondi Fesr 2014-2020 ora in fase di programmazione da parte dell’Unione Europea. Ancora non sono quantificabili, ma credo saranno rilevanti. Nel giro di un anno sapremo. Sono inoltre in fase di sblocco i fondi del Connecting europe facility, 9 miliardi di euro per tutta l’Europa. Noi ci aspettiamo circa 900 milioni per l’Italia.”
Inoltre, un’apertura alla collaborazione privato-pubblico, con un’impostazione dei Bandi di gara che favoriscono il marketing territoriale:
“I bandi saranno a incentivo (una modalità diversa rispetto a quella usata finora da Infratel-Sviluppo economico per creare reti anti digital divide, Ndr.). Per le coperture non saranno usati quindi solo fondi pubblici. Vinceranno i bandi, cioè, gli operatori che contribuiranno maggiormente con proprie risorse- da sommare a quelle pubbliche- e assicureranno di fare reti più estese. In totale, per la banda ultra larga ci aspettiamo altri 300-400 milioni di euro a breve, tra risorse dei privati e altri contributi delle Regioni.”
Ce la faremo? I segnali sono buoni…