Il digitale sta cambiando il nostro modo di vivere, di comunicare: dalla scuola (in Italia non molto per la verità) al nostro modo di lavorare.
La componente video (#telepresence) è parte della nostra #identitàdigitale grazie a tecnologie innovative che permettono sempre_e_ovunque di comunicare con qualità e affidabilità.
In questo scenario, si affacciano al mondo del lavoro servizi innovativi che disegnano nuove professionalità digitali.
Un ASP ha lanciato il servizio di “mediatore linguistico” basato sulla tecnologia #Vidyo.
Più di 3000 professionisti (medici, avvocati, ingegneri, …) “madre lingua” sono a disposizione per fornire il valore aggiunto verticale nella propria competenza; per esempio, se una realtà italiana ha la necessità di firmare un accordo commerciale con una realtà cinese viene ingaggiato in videoconferenza un avvocato esperto in contrattualistica internazionale che sia madre lingua cinese e conosca l’italiano (magari con conoscenza anche dell’inglese, tipicamente lingua di interscambio). Il valore aggiunto consiste nella mediazione linguistica inglese/cinese/italiano basata su un vocabolario tecnico, verticale e dedicato allo scopo.
Un altro esempio interessante può essere il mediatore linguistico del “linguaggio dei segni” per audiolesi: immaginate il valore inclusivo che può apportare una figura professionale così!
Il servizio è pacchettizzato in ore di utilizzo (da 4 ore in su…) e, per servizi tradizionali, tipo avvocato madrelingua inglese, non necessita di prenotazione ma può essere in modalità self service selezionando gli esperti disponibili online 24h.
Non è necessario possedere un sistema di videoconferenza, ma è sufficiente scaricare sul proprio device (Windows, MAC OS, Linux, iOS, Android) il plug-in software gratuito Vidyo che garantisce qualità della comunicazione e affidabilità. Ovviamente se si possiede un sistema di videoconferenza legacy H.323/SIP, questo può essere incluso nella telepresence.
Innovativo, vero?
@alexcurti per saperne di più.